Difesa solida, centrocampo propositivo e il solito Coda: è questa la formula vincente. L’analisi del match

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Prima gara del 2017 del campionato, del girone di ritorno e allo Stadio Arechi di Salerno per la Salernitana allenata da mister Alberto Bollini. I granata sono riusciti a conquistare la sesta vittoria stagionale, la seconda consecutiva e la terza da quando in panchina risiede l’allenatore ex Lazio. Diciamocela tutta: a fronte dello Spezia reduce da una più che discreta partita disputata al San Paolo contro il Napoli qualche giorno fa in occasione degli ottavi di Tim Cup, nessuno si sarebbe aspettato una così ordinata prestazione della Salernitana.

Ognuno ha dato un contributo fondamentale per conseguire il successo finale. E’ bastato poco per superare la squadra di Di Carlo. Nessuno svarione difensivo e quel tanto che bastava per vincere di misura è stato messo in mostra dalla Bollini band. 

Tra i pali ha fatto il suo esordio con la maglia granata Alfred Gomis. La Salernitana è scesa in campo con il classico 4-3-3 con Improta (che ha sostituito l’acciaccato Rosina) e Donnarumma liberi di agire ai lati di Massimo Coda. Manovre non sempre concrete ma ordinate quelle create nella prima frazione di gioco, durante la quale si è notato un Busellato in ombra rispetto alle precedenti partite. Della Rocca scalava spesso in avanti sull’out mancino per calibrare cross al centro, ruolo solitamente effettuato da Luigi Vitale, stranamente posizionato più dietro e nettamente più difensivo. Nessun problema per il tandem difensivo composto da Bernardini e Tuia: senza nulla togliere a Terracciano, ma bisogna dire che l’ingresso di un nuovo portiere ha subito dato maggiore sicurezza al reparto arretrato granata. Numerosi i movimenti fra le linee di Coda e Donnarumma, con il primo abile nelle classiche vesti da sponda. Probabilmente, riprendendo il discorso della fascia sinistra, si è risentita l’assenza di un Rosina libera di agire in più posizioni del campo con la palla al piede. Nel secondo tempo è venuta fuori ulteriormente la solidità difensiva. Busellato è tornato quello visto fino a dicembre e alla fine è risultato addirittura tra i migliori in campo.

Da sottolineare anche la prestazione del brasiliano Ronaldo, che probabilmente ha giocato la miglior partita da quando è a Salerno. Un centrocampo, insomma, propositivo in fase offensiva, sicuro e deciso in quella difensiva. Ottimo anche l’impatto nel match di Luca Bittante: basti ricordare qualche incursione sulla fascia destra o un prestigioso triangolo realizzato con Coda e Rosina.

Difesa solida, centrocampo propositivo e il solito genio di Coda, autore quest’anno di un gol più bello dell’altro, abbinato allo strepitoso lancio dalle retrovie di Alessandro Tuia: è questa la formula  e la strada giusta intrapresa da Bollini e la Salernitana per far sognare i propri tifosi.