Un’occhiata al Vallefuoco di Mugnano: la trasferta più vicina del torneo

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Il Vallefuoco (Foto internet)Seconda trasferta in campionato per la Salernitana che si reca a Mugnano per sfidare l’Arzanese di mister Rogazzo. Lo stadio cittadino della squadra partenopea è però il “Sabatino De Rosa” che risulta non omologato per ospitare partite del campionato di Seconda Divisione e la mancanza di fondi necessari all’adeguamento è stata alla base di una crisi societaria alla fine dell’ultimo sorprendente campionato, concluso con una brillante salvezza. La società intende riportare la squadra (che al suo secondo anno di professionismo sta vivendo il miglior momento della sua storia) ad Arzano per rendere giustizia alla popolazione locale e ridurre l’handicap legato al disputare tutto il campionato in trasferta, anche se, va detto, ci sono solo 7 km tra le due cittadine,  praticamente distanti un quarto d’ora.

Il “De Rosa” gode appena di 1.500 posti, ben mille in meno della capienza minima prevista dalla Lega Pro. Inoltre l’impianto versa in condizioni di abbandono e necessita di un intervento drastico di ristrutturazione. Ecco perchè lo scenario della contesa sarà lo stadio “Vallefuoco” di Mugnano, lasciato libero dopo il trasferimento del titolo della Neapolis Mugnano a Torre del Greco. L’impianto è intitolato alla memoria di Alberto Vallefuoco, vittima innocente della camorra, ucciso a Pomigliano nel 1998 all’età di 24 anni. Lo stadio aveva una capienza di 2000 posti divisi tra la tribuna (1500) e il settore ospite (500), ma con l’intervento di adeguamento del 2006 il settore ospiti è stato portato a superare i 1000 posti. Non ci sono le curve, i due settori per gli spettatori sono posti uno di fronte all’altro. Dietro ad una porta ci sono i locali degli spogliatoi, dietro all’altra solo un pericoloso muro. Sempre nel corso dell’intervento del 2006 è avvenuto il rifacimento del manto di gioco che adesso è in sintetico.

 

 

La Tribuna del Vallefuoco (foto internet)

Il rettangolo verde misura 105 x 63m, con i canonici 5 metri di differenza in larghezza rispetto all’Arechi. Ed è proprio la ristretta ampiezza del perimetro a rappresentare forse il tallone d’Achille dello stadio: le panchine e la rete di recinzione sono infatti estremamente vicine alla linea del fallo laterale, al punto da rendere problematica la fase di riscaldamento. Stesso discorso per il muro di recinzione a pochi centimetri dalla linea del fondo, dove una mancata frenata può creare danni ai calciatori.

 

Lo stadio sorge in Via Giuseppe Di Vittorio: sono 74 i chilometri che separano Salerno da Mugnano, la trasferta più breve dell’intero campionato. Per nulla complicato l’itinerario fino all’impianto: una volta immessi sulla A3 Salerno-Napoli e completati i 50 km che permettono di giungere in prossimità della diramazione, proseguire per l’A1 per appena 10 km fino all’uscita di Afragola. Immettersi poi lungo l’Asse Mediano che consente di attraversare Casandrino, Melito ed infine giungere a Mugnano. Dalla foto tratta da google Earth, non inganni il fondo del terreno, in quanto risale a prima del 2006.

 

Il Vallefuoco dall'alto (foto Google Earth)

L’Osservatorio ha annunciato che saranno rafforzati i sistemi di filtraggio prima dell’arrivo allo stadio. Contestualmente, però, non sarà facile verificare con esattezza il possesso di Tessera del Tifoso che deve invece essere obbligatoriamente controllata al momento dell’emissione del tagliando. In caso contrario, resta vivo il rischio di veder ripetuta la situazione di Chieti, con ingresso consentito anche a chi è riuscito a sfruttare la disattenzione o la negligenza di chi ha emesso il tagliando.

(Fonte:granatissimi)